E’ stata un’estate lunghissima, con giornate calde ben oltre gli standard stagionali. Forse sarà colpa del cambiamento climatico, fatto sta che quest’anno la stagione balneare in gran parte d’Italia si è estesa fino a novembre. Ora però è veramente arrivato l’autunno, con i primi freddi e l’immancabile maltempo. E così, dopo mesi e mesi di onorato servizio, è arrivato il momento di mettere a riposo il condizionatore d’aria. Per moltissimi, ed è una domanda che si sentono spesso rivolgere gli esperti di Brezza Clima, il dubbio è se coprire o meno l’unità esterna dell’impianto, quella alloggiata sul balcone, in giardino o sulla facciata del palazzo. In generale, prendersi correttamente cura del proprio condizionatore è il miglior modo per mantenerlo efficiente per quanti più anni possibile. Tornando alla questione principale, ovvero se coprire o meno l’unità esterna, non esiste una risposta univoca. Vediamo perché.
Oggi i moderni impianti prevedono unità esterne progettate e costruite per resistere alle condizioni invernali. Si tratta di sistemi testati per essere esposti a tutti i tipi di agenti atmosferici, come caldo, freddo, pioggia e neve. In linea di massima, dunque, la copertura dell’unità non è necessaria. Tra l’altro, anche quando non sono in uso, i condizionatori d’aria necessitano di un flusso d’aria costante in modo che l’umidità possa evaporare e venir rimossa dalla superficie metallica. Se si avvolge la macchina in un materiale non traspirante, come ad esempio la plastica, si potrebbe addirittura provocare un danno “intrappolando” l’umidità al di sotto del telo. Questo fenomeno potrebbe causare guai seri come la corrosione di componenti, la formazione di muffe o funghi, o addirittura il rischio che la condensa geli nelle giornate più fredde, danneggiando il motore dell’unità.
Quando e come coprire correttamente il condizionatore
Ci sono tuttavia delle situazioni in cui potrebbe essere opportuno mettere al riparo l’impianto, soprattutto per proteggerlo da corpi estranei che potrebbero incastrarsi al suo interno o danneggiare l’esterno dell’unità. In autunno una copertura adeguata può evitare che foglie, rametti e altri detriti cadano sul motore insinuandosi nei meccanismi, in particolare nelle alette. In inverno, invece, uno schermo può rivelarsi prezioso in caso di grandinate o nevicate particolarmente abbondanti così come in caso di caduta di pezzi di ghiaccio che potrebbero formarsi sulle grondaie. Per sintetizzare, la copertura può servire a proteggere l’impianto dallo sporco e dal pericolo che un eccesso di acqua o neve penetri nel motore e geli, con la relativa espansione che sì è dannosa per la macchina.
Che fare per non sbagliare?
Per non sbagliare, la soluzione migliore – piuttosto che il fai da te – è seguire i consigli e le istruzioni di chi ha venuto l’impianto e che si occupa anche della relativa manutenzione, come da sempre fa Brezza Clima. Solo chi conosce realmente le caratteristiche di ogni singolo prodotto sa come va mantenuto nel modo più corretto, anche in inverno, e nel caso fornirà la copertura adatta. In questo modo non ci saranno problemi quando la macchina dovrà tornare in funzione, dopo il collaudo periodico, la prossima primavera.