Sappiamo tutti che sopravvivere all’estate cittadina è diventata una vera e propria impresa. Figurarsi lavorare assediati da caldo e afa… inimmaginabile. Una vera “mission impossibile”, tanto che esistono delle precise norme che tutelano il benessere dei lavoratori. L’obiettivo di queste indicazioni è quello di mettere al riparo le persone dagli effetti nocivi della canicola e allo stesso tempo regolamentare l’uso dell’aria condizionata negli ambienti professionali.
Questione di Sicurezza
La salubrità e la temperature degli ambienti non riguardano esclusivamente la salute e il benessere, ma il tema più ampio della sicurezza. Infatti il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (d.lgs n. 81 del 2008) e il Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975 stabiliscono che i datori di lavoro devono garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre, il che comprende anche il mantenimento di una temperatura adeguata. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono queste normative.
Installare l’aria condizionata è un obbligo?
L’aria condizionata è essenziale per mantenere un ambiente di lavoro confortevole e produttivo. Temperature troppo alte o troppo basse possono influenzare negativamente la concentrazione, la produttività e il benessere dei dipendenti. In mancanza di condizioni adeguate, i lavoratori potrebbero rifiutarsi di svolgere le loro mansioni mantenendo il diritto al normale stipendio.
Secondo la normativa vigente, i datori di lavoro devono garantire una “temperatura di sicurezza” nei luoghi di lavoro. Nella pratica, la norma si traduce nella necessità di installare sistemi di condizionamento o altri dispositivi di raffreddamento o riscaldamento. A maggior ragione quando non è possibile assicurare una corretta areazione con l’apertura delle finestre.
L’obbligo del condizionatore in ufficio, dunque, va valutato caso per caso. Tuttavia dotare gli uffici di sistemi di climatizzazione rientra nel concetto di microclima, che deve essere commisurato al tipo di lavoro, agli sforzi fisici richiesti al lavoratore, al grado di umidità e ai movimenti d’aria. Tutti parametri che contribuisce al cosiddetto “stress termico” in cui potrebbero incorrere i dipendenti. E’ evidente che gli impianti di ventilazione siano necessari per assicurare la salubrità dell’ambiente lavorativo.
Garantire un ambiente di lavoro sicuro
Oltre all’installazione di un sistema di climatizzazione, però, il datore di lavoro ha anche altre responsabilità. Affinchè l’ambiente di lavoro sia effettivamente sicuro, è fondamentale che l’impianto sia adeguato alle dimensioni e alle caratteristiche dello spazio professionale. Ancora, la macchina del essere correttamente mantenuta. Per questa ragione, è essenziale che i titolari dell’azienda o dell’ufficio si affidano esclusivamente a fornitori qualificati e di comprovata esperienza.
Brezza Clima da 30 anni si occupa proprio di condizionamento, seguendo il progetto dal sopralluogo fino all’installazione e alla manutenzione periodica. La pulizia e la manutenzione dell’impianto di condizionamento sono cruciali per garantire la sicurezza dell’ambiente di lavoro. Un sistema di climatizzazione mal funzionante o con i filtri sporchi può causare problemi di salute, come disturbi respiratori o allergie. Lo ribadisce anche l’lnail, specificando che l’uso dell’aria condizionata “non può prescindere da una corretta installazione, una puntuale manutenzione e soprattutto una corretta gestione”.
Temperatura monitorata
Oltre alla manutenzione, è importante monitorare regolarmente la temperatura all’interno del luogo di lavoro, sempre per favorire il benessere dei dipendenti.
Un’indicazione comune sulla temperatura da tenere, tra l’altro, serve anche a evitare sconti o litigi fra colleghi, divisi fra i team “caldo” e “freddo”. A tal proposito, il Decreto del Presidente della Repubblica n. 74 del 16 aprile 2013 stabilisce che la temperatura nei luoghi di lavoro debba rispettare precisi limiti. In estate, con l’aria condizionata, la temperatura non deve scendere sotto i 26 gradi, con una tolleranza di 2 gradi. In inverno, non deve superare i 18 gradi negli spazi dove si svolgono attività industriali, artigianali e simili, mentre la temperatura può arrivare a 20 gradi in tutti gli altri contesti, sempre con una tolleranza di 2 gradi.